Venusian/erie

VENUSIAN/ERIE

 

 

PUNTO

 

Iniziamo il punto.

 

Mi piace fare i punti

è un modo per stare nel senso

tra il prima del punto

e il dopo del punto.

 

Facciamo un punto su

Venusian people.

 

Sì perché

da dire ce n'è.

 

Si tratta sempre di dire

per definire.

 

Un punto è questo

racchiudere al suo interno

un'idea che altrimenti

svolazzerebbe indisturbata

come un fantasma.

 

Ma noi non vogliamo fantasmi

non chiediamo a nessuno di credere

vogliamo vedere.

 

Non si tratta di far leva su sentimentalismi

seppur serva molto sentimento

nemmeno di render tutto un gioco

seppur esser venusiani

sia molto giocoso.

 

La pace universale

che Venusian people auspica

è una pace scientifica

essa si può rendere

in una espressione

il cui avverarsi

è la condizione.

 

In altre parole, o linguaggio

la formula venusiana

è la seguente: T – M = T

dove T sta per Terra (pianeta)

M sta per Mondo (l'insieme degli stati nazione).

 

Considerando che

la superficie della terra è 510.065.285 km2

e i territori delle nazioni sono all'incirca 148 940 000 km2

se nel primo caso (attualmente)

la condizione non risulta soddisfatta:

510.065.285 - 148.940.000 = 361.125.285

nel secondo lo potrebbe essere:

510.065.285 - 0 = 510.065.285.

 

La realizzazione di questa formula

è l'avverarsi della possibilità di una pace universale

ossia quando il Mondo non avrà

più alcun confine

sovrano da difendere

e le armi non saranno più ritenute

in modo paradossale

indispensabili al mantenimento

di una costantemente e minacciata

pace.

 

Ossia quando la M sarà ridotta a 0

quando la superficie della Terra

coinciderà con se stessa.

 

Ma per far ciò serve Venere

serve un popolo venusiano

che ami talmente

questo unico nostro pianeta

a tal punto da scegliere

di divenire il suo nuovo Mondo

quello che sostituisca

il Mondo "a perdere"

da azzerare

e si plasmi

sulle esigenze della Terra

a tal punto da "coincidere"

con essa.

 

A questa Terra serve un popolo

non un populismo

un popolo fatto di singolarità

perché senza quelle

non c'è coscienza.

 

Un popolo fatto di persone che

non hanno bisogno di credere

perché hanno i loro occhi

e possono

e sanno

scegliere

non solo per se stesse

ma anche per il popolo stesso

e la Terra che lo accoglie

in modo insostituibile.

 

Persone che hanno sentimenti personali

non sentimentalismi morali

da coltivare alla luce del sole

nel piacere di una consapevolezza

che dà vigore

e fa crescere.

 

E qui

il punto finisce.

 

IL PRECONGRESSO

 

Il 29 settembre

abbiamo passato una bella giornata

d'amicizia e creatività.

 

Realizzando gesti concreti

e simbolici

ad alto contenuto venusiano

sia tra le mura domestiche della pizzeria

che ci ha sfamato

che di quelle

ormai fortunatamente diroccate

del Parco ex polveriera di Mompiano.

 

Il popolo venusiano c'è

si è sentito il suo vagito

deciso e risoluto.

 

Ora avanti tutta verso il Congresso

che avrà luogo a Bergamo

il 4 gennaio al Cento4.

 

Un momento di condivisione allargato

che richiederà un impegno

e un'organizzazione più articolata.

 

Ci sarà la mostra del progetto

"Cose aliene" realizzata in una

nuova forma ad "istallazione"

ci saranno delle performance

e delle "prese di parola".

 

Tutte queste attività seguiranno

il filo conduttore

dell'espressione singolare

partendo da modalità più vicine

al mondo artistico

a quelle più prosaiche e verbali.

 

Ciò che importa è

che il "popolo" possa esprimersi

in estrema libertà.

 

Perché serve immaginazione

affinché sugli olivi veri

germoglino

idee sane

(La AI non basta).