Venusian/erie

 

VENUSIAN/ERIE  

 

 

 

Ebbene

a quasi due anni

dalla sbalorditiva

nascita dell'idea venusiana

mi sto convincendo sempre più

della sua necessità.

 

Stranamente

perché di solito

mi succede al contrario

più passa il tempo

e più mi vengono i dubbi

ma questa volta è diverso.

 

Più passa il tempo è più mi dico

quale altra alternativa c'è?

 

Ecco, non vedo alternative

ed è quando non c'è scelta

che le cose diventano necessarie.

 

Tutto del resto

o per non essere massimalisti

almeno molta parte di questo tutto

va per la peggiore.

 

Con l'avvento e il conseguente

radicamento di forme di pensiero

e azione indifferenti alle sofferenze

e propense ad una visione di mondo

sempre più improntate al controllo

e al condizionamento delle coscienze

e senza alcun rispetto per

le diversità e singolarità

il cui unico scopo è

imporre la propria logica totalizzante

al fine di garantire i propri

esclusivi interessi

che altre possibilità ci sono?

 

È questo mondo che usa la storia

come baluardo identitario

per imporre visioni divisive

e conseguentemente distruttive

che l'idea venusiana

non deve affatto combattere

perché è ora di smetterla di avere nemici

ma contrastare sì

fortemente sì.

 

LA STORIA CON LA S MAIUSCOLA

 

La Storia si dice

e credo a buona ragione

la fanno i vincitori

ma se non ci sono nemici

da combattere e da vincere

forse si potrà anche smettere di farla

questa Storia.

 

Alla Storia io preferisco

un presente felice

non so voi.

 

Della Storia

raccontata da chi da essa

ne trae un'utilità

non so che farmene.

 

CONGRESSO VENUSIANO

 

Intanto si afferma

sempre più anche l'idea

di un incontro venusiano

non vorrei dire fondativo

perché non disponiamo di escavatori

ma di reciproco riconoscimento

questo sì.

 

Lo vedo come un evento

dove ognuno potrà dire la sua

in, diciamo, tre minuti o giù di lì

per non rischiare gli sbadigli

una sorta di festa delle singolarità

dove ognuno potrà dire

quello che vuole

dalla ricetta del pancake

alla speculazione sulle realtà

ultime o prime dell'universo.

 

Me la immagino la prima grande

festa venusiana

fatta di presenze spumeggianti

che aleggiano nell'aria

nel tentativo d'affermare

la loro esistenza

attraverso

ciò che amano.

 

 

TARRABAH

 

Il libro tanto venusiano

quanto imperdibile

sarà raccontato (presentato)

da Alessandra, Ignazio

e me medesimo

alla imminente rassegna

del Book Pride

che si terrà a Milano

sabato 9 marzo alle ore 14,30

presso la sala Lagos.

Ho ancora qualche biglietto gratuito

per chi lo volesse.

 

 

Prometto che

abbracceremo tutti i pervenuti

o sicuramente tutti quelli

che saranno giunti perché

hanno letto questa newsletter.

 

La Temperino rosso ed. gestirà

uno stand (H34) dove si potrà trovare il libro

e anche altre leccornie

per tutte le date della rassegna

dall'8 al 10 marzo.

 

COSE ALIENE

 

Il progetto di Mail art

Cose aliene – Alien stuff

si è invece concluso

con partecipazioni

provenienti dalle più disparate

a quelle meno

località terrestri.

 

Se c'è da parlare di una storia

che mi piace

questa è quella della mail art.

 

Molti di voi la conoscono

probabilmente anche meglio di me

chi non la conosce

gli basti sapere

che se c'è un'idea di mondo

senza frontiere

né politiche né culturali

questa idea è stata messa in pratica

ormai da tempo

dalla mail art

esperienza artistica che ha

e continua ad abbracciare

l'intero globo terracqueo

senza distinzioni di sorta

e animata da un solo intento

incontrarsi

non per forza di persona

ma per ciò che si desidera essere

questo sì.

 

È anche per questo motivo

che Il progetto Cose aliene

accompagnerà

dove possibile

tutti gli eventi venusiani

che a breve riusciremo a realizzare

il primo in assoluto da Franca ed Emilio

all'Arte studio di Ponte Nossa

previsto per il 6 aprile.

 

Perché se la mail art ha iniziato

a credere in ciò che desidera

Venusian people

non solo continua a farlo

ma lo fa 

sempre più.

 

Au revoir