Venusian/erie
VENUSIAN/ERIE
INVITO A TUTTI VOI
se non avete tempo di leggere
tutta questa newsletter
andate subito alla fine.
FANTASCIENZA
l'altro giorno ho visto Barbarella
un film del "68" interpretato da Jane Fonda.
Mi ha piacevolmente sorpreso
che le armi che le vengono fornite
per la sua missione in un altro pianeta
siano state recuperata da un museo
perché la loro società non ne usa più.
Il film è realizzato con scenografie
molto creative
anche se per noi abituati
a simulazione molto più verosimili
tutto fa un po' sorridere.
Del resto l'utopia ingenua dei "buoni"
è l'ossatura del film
e la stessa protagonista si salverà
a dispetto dei "cattivi"
grazie alla sua innocenza.
Confrontato alle produzioni
contemporanee del genere
è facile notare che i film
o le serie di oggi
iniziano solitamente
dal "dopo".
Dopo la catastrofe
dopo la distruzione
e le sceneggiature sono
semplicemente
il tentativo di sopravvivere.
Quello che mi chiedo è:
ma chi ci ha rubato
l'idea di futuro?
Oggi pragmatismo e funzionalismo
portati a dogma
prendono facilmente
le sembianze del cinismo
e quando tutto è "conto"
come è possibile immaginare ancora
un futuro che non sia solo
fare i propri interessi
nel tentativo di limitare i danni
degli interessi altrui?
Il "68" è stata un'epoca d'oro
controversa
ma la creatività aveva un suo ruolo
e una sua dignità
e immaginare un futuro
seppur ingenuo e innocente
era ancora possibile.
Di questa cultura proveniva anche
BEN VAUTIER
recentemente scomparso.
Da anni leggevo le sue interminabili newsletter
mai mi sarei aspettato
che il vulcano d'idee che era
si sarebbe potuto arrestare così
in modo repentino e tragico.
Lo incontrai a Parigi nel 2009
alla presentazione del suo libro
"Suicide d'artiste"
che anche lui alla fine ha praticato.
Riuscii anche a farmelo autografare
il libro
tra un discorso e l'altro
perché non finiva mai
anche con l'aggiunta di un disegno.
Non si può dire che gli è mancata la coerenza.
Nel libro egli sostiene per esempio
che morire è un'opera d'arte.
Se si vede la questione nella prospettiva
che vita e arte siano la stessa cosa
anche la morte non può sottrarsi.
La morte per l'artista che considera
la vita arte
è dunque essa stessa
frutto di quel processo
ossia una "oeuvre d'art"
sostiene Ben.
Come il pittore decide qual è il momento
per dire fine al suo quadro
e non rischiare che divenga una schifezza
così può dire fine anche alla sua vita
salvandola dall'abbruttimento.
La logica è lì.
Ben era l'artista per eccellenza
artista dall'estrema coerenza
aggiungerei oggi.
Per altri motivi mi sarebbe piaciuto
che divenisse venusiano
extraterrestre già lo era
del pianeta Fluxus
comunque non credo
che avrebbe mai potuto accettarlo
dubitava troppo di tutto e di tutti
Ben parano (paranoico) sosteneva di sé
nonostante il suo sorriso fosse sempre
solare e accogliente.
A me mancherà
credo anche a molti altri.
IL PRIMO CONGRESSO UNIVERSALE VENUSIANO
come già annunciato
avrà luogo sabato 4 gennaio 2025
al cento4 di Bergamo
la mostra "Cose aliene" poi proseguirà fino al 12.
Ma prima è prevista una scampagnata
L'ANTE-CONGRESSO
tra venusiani e non
ossia aperta a tutti
quelli che vogliono esserci.
La data sarebbe verso la fine di settembre
location ancora da individuare
ma l'idea sarebbe un posto in montagna
vicino alle stelle
dove ci si possa arrivare anche in auto
forse Magasa
un paesino abbarbicato
tra il lago d'Idro e di Garda
dove sembra offrano anche ospitalità
in autogestione a gruppi.
Prima di prendere contatti vorrei però sapere
chi è disponibile ad esserci di persona
perché nessuna chat o sessione zoom è prevista
ma solo grigliate vegane e non vegane
e pernottamento di una notte
se a grande richiesta anche due.
CHI AMEREBBE ESSERCI
risponda a questa email
così vediamo se si riesce
ad organizzare questo evento
che è di capitale importanza
il primo in assoluto
dedicato a riprenderci
venusianamente il futuro
e la sua idea.
Attilio